Fare attività fisica fa bene all’intestino?
- Attività fisica, Intestino, Intolleranze, Regolarità intestinale
- Giugno 1, 2021
L’esercizio aerobico regolare ha numerosi benefici sulla fisiologia umana, probabilmente fungendo da input ormonale con conseguente adattamento positivo dell’organismo nel tempo.
È noto tuttavia da tempo che l’esercizio aerobico a intensità e frequenza elevate (propriamente atletiche) induce la permeabilità intestinale, caratteristica di molte patologie del tratto gastrointestinale e malattie metaboliche. Per permeabilità intestinale s’intende una condizione in cui l’intestino diventa poroso e meno capace di fungere da barriera a cibo, batteri, funghi, allergeni, con i quali costantemente viene a contatto. Ciò determina una condizione di infiammazione nel tempo che quindi sembrerebbe mostrare come lo sport non esplichi effetti positivi per l’intestino.
In realtà nello sportivo amatoriale, quando l’attività fisica non si fa intensa ed estenuante, un numero crescente di prove scientifiche suggerisce che l’adozione di regimi di esercizio che durano da settimane a mesi migliorano gli indicatori di permeabilità intestinale e favoriscono il superamento di stati infiammatori cronici.
Per tutti, sportivi e non, tuttavia resta importante adottare un approccio nutrizionale individualizzato, una integrazione differenziata che tenga conto della fisiologia del soggetto, del tipo di attività svolta e della percezione soggettiva dell’intensità della stessa in modo da rafforzare la funzione dell’asse intestino-cervello.